giovedì

Candidosi e nutrizione

La candidosi può colpire diversi distretti corporei, la proliferazione della candida a livello intestinale provoca aerofagia, meteorismo, stipsi.Qualora le tossine della candida vengano incorporate nelle secrezioni ormonali potrebbero essere colpiti il cervello e il sistema nervoso: i sintomi possone essere ansia, irritabilità, astenia, depressione, cefalea. l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale per il contenimento della sintomatologia anche qualora si associ una cura farmacologica. l'approccio dietoterapico più idoneo, visto che la candida si nutre di zuccheri, consiste nell'eliminazione dei dolci, delle marmellate del cioccolato delle bevande dolci. lA candida è un lievito e non tollerà tutto ciò che è amaro dunque la dieta deve prevedere alimenti amari, inoltre essendo un lievito bisogna eliminare dalla dieta tutti gli alimenti lieviti come ad esempio paste lievite ( pizze, bignè, focacce). Fondamentale è l'integrazione alimentare che deve prevedere l'uso di probiotici il gold standard è sicuramente Lactobacillus Acidophilus.Un altra arma efficace nelle mani del nutrizionista è l'acido caprilico, unendo inoltre l'uso sapiente di alimenti con potente azione antifungina. Una terapia nutrizionale deve prevedere la realizzazione di una pianificazione alimentare idonea al rafforzamento delle difese immunitarie.

mercoledì

INSUFFICIENZA RENALE E NUTRIZIONE

Lo scopo della dieta nell'insuffiecienza renale è duplice: rallentare il decadimento della funzionalità renale , limitare l'accumulo di cataboliti e lo sviluppo elettrolitico.è fondamentale la riduzione dell'azoto proteico per diminuire il lavoro dei nefroni superstiti,è inoltre fondamentale una supplementazione di calcio e vitamina D per la prevenzione dell'osteodistrofia renale. L'apporto calorico deve essere importante per prevenire il catabolismo proteico e il conseguente sovraccarico renale. Per la quota proteica la razione varia in funzione della filtrazione renale, infatti spetta al nutrizionista la definizione della razione ottimale in funzione allo stadio della patologia.Nel caso l'insufficienza renale cronica sia cosi' avanzata da giustificare l'emodialisi l'approccio dietologico deve cambiare a causa dell'intensa perdita di nutrienti in in cui si incorre, le proteine vanno aumentate cosi' come le kcal dell'intera dieta. La dieta è dunque coadiuvante fondamentale alle terapie per l'insufficienza renale.

venerdì

DUMPING SYNDROME E NUTRIZIONE

Dopo interventi di gastroresezione attuati, per esempio, a causa di neoplasie maligne gastriche, viene abolita la funzione di serbatoio propria dello stomaco.Ciò può causare la cosiddetta dumping syndrome( dall'inglese " to dump precipitare) intendendosi appunto, con questo termine il corteo di sintomi che accompagnano il rapido ingresso degli alimenti nell'intestino tenue.La terapia dietetica deve soddisfare i seguenti criteri: I pasti devono essere leggeri per quantità, ricchi di proteine e di grassi al posto degli zuccheri, che bisogna ridurre al minimo. Bisogna bandire soluzioni ipertoniche sia dolci che saline. Gli alimenti devono essere assunti a temperatura corporea. è necessario prediligere cibi con scarsi residui. Appare utile eliminare il latte I pasti devono essere piccoli e frequenti e poveri di liquidi che andranno somministrati separatamente dai pasti. La dumping syndrome è presente, nelle prime settimane dell'intervento, in circa la metà dei gastroresecati, successivamente si attenua e solo il 10% dei pazienti continua a soffrirne in permanenza. La dieta è fondamentale per il contenimento della sintomatologia.

IPERTENSIONE ARTERIOSA E ALIMENTAZIONE

Esistono fattori sicuramente in grado di interferire incrementando i valori pressori, il più importante è l'obesità, seguita dall'uso dall'alcol, dall'abuso di cloruro di sodio e dall'eccesso di grassi alimentari.Infatti si nota che la riduzione del peso in un soggetto obeso si accompagna alla riduzione dei valori pressori.La correlazione alcol ipertensione sembra essere più spiccata per la pressione sistolica, piuttosto che per la diastolica, occorre quindi ridurre drasticamente il consumo di alcol.per quanto riguarda il sodio si consiglia di ridurrne l'introito senza giungere a restrizioni eccessive che, interagendo con il sistema renina/angiotesina,interferirebbero negativamente sul risparmio del potassio. l'RDA di sale raccomandato minima è di 500mg/die.Alcuni studi conferiscono ad un generoso apporto di potassio alimentare , la possibilità di contribuire positivamente nella riduzione delle ipertensioni sodio-dipendenti.Per quanto riguarda il contributo dei grassi alimentari nella genesi della malattia ipertensiva, si consiglia di non superare il 20% delle calorie giornaliere totali con un rapporto poliinsaturi/saturi vicino all'unità.Particolarmente utili gli acidi grassi polinsaturi della serie omega - 3 contenuti abbondantemente nel pesce azzurro. Una corretta alimentazione è alla base della tutela e del mantenimento della nostra salute.

martedì

LA DIVERTICOLOSI

La malattia diverticolare insieme alla stipsi che ne può essere peraltro la causa, può essere considerata come una conseguenza delle mutate abitudini alimentari miranti ad un eccessiva raffinazione degli alimenti. la fibra,infatti, ed in particolare quella insolubile derivata dai carboidrati e dalla lignina , aumenta il volume fecale e l'idratazione delle feci favorendo in questo modo l'evacuazione ed impedendo le elevate pressioni endoluminari che in soggetti predisposti, possono condurre ad una vera e propria ernia della parete intestinale: il diverticolo. Ne consegue che la prevenzione, uno stile di vita sano e attivo e la terapia alimentare risultino il gold standard. la dieta per stipsi e diverticoli ( non in fase acuta) deve prevedere la reintroduzione graduale della fibra vegetale la cui dose ottimale sarebbe di 20/35 g/die.

giovedì

RISCHI LEGATI ALLE DIETE IPERPROTEICHE

Le diete vengono definite iperproteiche quando l'introduzione delle proteine risulta in eccesso rispetto alle esigenze nutrizionali del soggetto. le implicanze sono innumerevoli infatti chi assume troppe proteine assume troppo azoto sottoponendo i reni ad un superlavoro, inoltre le diete iperproteiche sono responsabili di una maggiore escrezione di calcio con le urine ne consegue un maggiore rischio di sviluppare osteoporosi, l'escrezione di calcio con le urine favorisce la formazione di calcoli renali.Le diete iperproteiche provocano la formazione di corpi chetonici con produzione di radicali liberi che determinano un alterazione a livello del DNA.Le proteine infatti assolvono funzioni fondamentali nelle cellule e hanno funzioni basilari nel mantenimento dell'equilibrio metabolico svolgendo funzioni plastiche, energetiche, immunitarie e di difesa dagli agenti esterne dunque in assenza di patologie le diete devono essere normoproteiche, mentre nei soggetti con insufficienza renale cronica e acuta sicuramente ipoproteiche. Non lascioamoci ingannare dai dimagrimenti repentini e dalle diete fortemente squilibrate.

SCLEROSI MULTIPLA E IMPLICANZE NUTRIZIONALI

La sclerosi multipla è una malattia cronica infiammatoria, ed autoimmune.la SM ha eziopatogenesi multifattoriale: genetica,ambientale e nutrizionale. Nutrizionale in quanto i nutrienti contenuti negli alimenti si legano a fattori di trascrione e recettori nucleari attivi che legandosi al DNA regolano l'espressione genica e il metabolismo dei nutrienti. Infatti i nutrienti assolvono una funzione di regolazione dell'attività infiammatoria,si comprende dunque come la dieta possa influenzare il decorso di una malattia cronica infiammatoria.I fattori di trascrizione coinvolti nella risposta infiammatoria ed immunitaria sono la proteina attivatrice -l ed il fattore di trascrizione nucleare k delle cellule B.Vi sono alimenti che favoriscono i processi infiammatori nella sclerosi multipla e alimenti bioattivi che possono contrastare i processi infiammatori favorendo inoltre il rallentamento dell'invecchiamento, contrastando l'obesità, favorendo il catabolismo cellulare, svolgendo funzione neuroprotettiva e antimutagenica. Un alimentazione ricca di polifenoli e carotenoidi ad azione antiossidante interagisce con diversi enzimi , recettori nucleari, fattori di trascrizione influenzando in modo rilevante il metabolismo cellulare in condizioni fisiopatologiche.I più importanti polifenoli sono: LA QUERCETINA, LA CURCUMINA, LA GENESTINA, IL RASVERATROLO, L'IDROSSITIROSOLO,IL LICOPENE.Ad esempio la quercetina ha attività antiinfiammatoria, immunomodulante e antivirale, riduce la proliferazione delle cellule mononucleate del sangue periferico e fa diminuire la produzione di IL-IB.Inoltre la quercetina inibisce la fagocitosi della mielina bloccando i radicali liberi rilasciati dai macrofagi e inibendo l'espressione delle citochine infiammatorie. Fondamentale inoltre è il microambiente gastrointestinale che consente la regolazione dell'omeostasi energetica e la produzione di citochine proinfiammatorie, un alimentazione equilibrata ricca di pre e probiotici, ricca di fibre favorisce l'equilibrio della flora gastrointestinale favorendo la riduzione dei processi infiammatori.

venerdì

LO SVEZZAMENTO

Divezzare significa togliere il vezzo.L'OMS consiglia di svezzare dal 6- 7 mese in poi. Sono fondamentalmente due gli obiettivi del divezzamento:NUTRIZIONALE:dopo i primi sei mesi di allattamento esclusivo il bambino va incontro ad un bilancio negativo dei nutrienti per il suo sviluppo quali il ferro, lo zinco, proteine ad acidi grassi essenziali. COMPORTAMENTALE: è fondamentale promuovere e supportare nel bambino modalità diverse dalla suzione, nel rispetto del suo sviluppo psicomotorio, anche per portarlo alla graduale acquisizione di autonomia nei confronti della figura materna.Nel corso dello svezzamento la quota dei lipidi scende al 52%. Una parte cospicua degli acidi grassi è specifica e adatta alle funzioni retiniche e cerebrali ,si tratta degli acidi grassi poliinsaturi PUFA e sono detti essenziali in quanto l'uomo non è in grado di sintetizzarli e li assume con la dieta. La carenza di ferro spesso si verifica nel bambino provocando anemia sideropenica responsabile di ritardi nello sviluppo psicomotorio .Le principali fonti di ferro sono la carne e il pesce.L'ESPPGHAN committe of nutrition del 2008 raccomanda l'inserimento del latte vaccino non prima del 9/ 10 mese, a causa di studi che segnalano la possibilità di microlesioni intestinali provocate dalla sua introduzione prima del 9 mese. Il latte vaccino contiene proteine, sali minerali, grassi saturi ed acidi grassi a catena lunga ma è stato evidenziato che l'introduzione precoce del latte vaccino può influenzare la crescita in altezza, predisporre all'ipertensione e all'obesità, anche se le evidenze non sono molto convincenti. Al contrario bisogna ricordare che esistono molti studi che provano l'effetto preventivo del latte vaccino sulla predisposizione al sovrappeso e in generale alle malattie metaboliche. L'ESPAGHAN riassume: che è necessario introdurre gli alimenti potenzialmente uno per volta, attendendo un lasso di tempo sufficiente a valutare eventuali reazioni prima dell' introduzione del successivo.

giovedì

La dieta dei gruppi sanguigni

L'ideatore della dieta dei gruppi sanguigni è un naturopata americano, che ha ipotizzato che gli alimenti potessero scatenare delle reazioni avverse nell'organismo  e che queste reazioni fossero diverse in funzione del gruppo sanguigno di appartenenza. I gruppi sanguigni sono quattro ( O,A,B,AB). Secondo tale ipotesi il gruppo 0 corrisponde a  a quello dei cacciatori e in questo caso la dieta dovrà essere a base di carne escludendo i cereali, quindi assolutamente sbilanciata e iperproteica. Il gruppo A  è riconducibile ai primi agricoltori in questo caso la dieta ha prevalenza di cereali. Il gruppo B è riconducibile ad un origine orientale e richiede un alimentazione più ricca di latticini e di pesce, infine il gruppo AB, presenta un compromesso trai due gruppi precedenti e dunque un mix tra le due diete. Ma le ipotesi avanzate sono false e i modelli alimentari proposti sono sicuramente squilibrati da un punto di vista nutrizionale, infatti una dieta equilibrata deve essere varia con una corretta scomposizione bromatologica e con le giuste percentuali di carboidrati proteine e lipidi che vanno gestiti anche in funzione di eventuali patologie.

lunedì

LA DIETETICA PER VOLUMI

La dietetica per volumi è un approccio innovativo che consente il confronto e la visualizzazione della porzione di cibo consumata con unità di misura casalinga quali cucchiaio, mestolo, bicchiere, tazzina ecc. La componente visiva di questa tecnica facilita le operazioni di porzionatura e la memorizzazione dei quantitativi prescritti. Ciò semplifica la preparazione dei pasti ed educa ad un approccio visivo della porzione oltre che grammata, garantendo una maggiore e più duratura compliance del paziente. Noi pensiamo per immagini e pensare al cibo come porzione  e non solo come grammi rende il paziente più consapevole e autonomo nella valutazione della quantità del cibo da consumare. La metodica correttamente applicata  e supportata  adeguatamente dagli strumenti visivi scelti dal nutrizionista facilita e favorisce un approccio educativo applicabile proficuamente anche alle fasce pediatriche.

DETERMINAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

La valutazione della composizione corporea riveste un ruolo importante in un programma finalizzato al mantenimento e al miglioramento della salute. L'impedenziometria è una tecnica capace di rilevare la massa magra, la massa grassa, l'acqua totale extra cellulare e intracellulare, il metabolismo, la massa cellulare. Tali misurazioni sono fondamentali per la definizione del peso da raggiungere del paziente e per definire correttamente il fabbisogno energetico, inoltre mediante l' analisi della composizione corporea si possono monitorare e definire i cambiamenti della stessa. Una corretta valutazione della composizione corporea unita alla valutazione del dispendio energetico consente di elaborare e programmare una dieta personalizzata  per il controllo del peso in condizioni fisiologiche o patologiche del paziente.

venerdì

I GRASSI

I grassi (lipidi) sono delle macromolecole insolubili in acqua. Il nostro corpo è costituito per circa il 17% da grassi. I  lipidi si distinguono in grassi di deposito ( trigliceridi negli adipociti), grassi strutturali ( nelle membrane cellulari),  grassi regolatori (precursori di vitamine e ormoni). I lipidi  sono costituiti da acidi grassi che possono essere saturi o polinsaturi. Gli acidi grassi omega 3 e omega 6 sono poliinsaturi e assolvono funzioni fondamentali nel nostro organismo in quanto sono componenti delle membrane cellulari, regolatori della  pressione sanguigna  e delle risposte a processi d' imfiammazione. Sono inoltre considerati fattori di protezione nelle malattie cardiache  sono noti per i loro effetti antiinfiammatori, assolvono  un ruolo fondamentale nella prevenzione del diabete e delle neoplasie. Gli acidi grassi poliinsaturi sono contenuti nel pesce azzurro e nella frutta secca.

mercoledì

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA: IL TEMPEH

L' alimentazione vegetariana deve presupporre la sostituzione delle proteine di origine animale con proteine di origine vegetale per evitare la riduzione della massa muscolare con conseguente rallentamento metabolico e carenze di nutrienti. Il tempeh è un alimento ad alto contenuto proteico ottenuto attraverso la fermentazione di vegetali da parte di Rhizopus, si ottiene a partire da materie prime diverse: soia e residui, pasta pressata di arachidi, pressata di cocco. Il tempeh è un impasto bianco, compatto dal sapore fresco che viene consumato dopo essere fritto in olio di cocco, è un importante fonte di nutrienti, di vitamina B 12, infatti sono sufficienti 60 grammi di tempeh al giorno per soddisfarne il fabbisogno.

venerdì

ALIMENTAZIONE SANA ED EQUILIBRATA

un alimentazione equlibrata deve presupporre varità nella proposta degli alimenti, adeguatezza nell'apporto dei nutrienti e dell' energia, proporzionalità nella ripartizione dei nutrienti in cinque pasti e distribuzione corretta delle porzioni alimentari nell'arco della giornata. Fondamentale è una corretta valutazione dei fabbisogni energetici per la realizzazione di una dieta ottimale. La razione alimentare deve essere definita con competenza per garantire un apporto adeguato di nutrienti energetici e non energetici e di fibra.

giovedì

N-NITROSAMMINE: TOSSINE ALIMENTARI

Durante i processi di cottura degli alimenti si possono produrre sostanze anti nutritive, tossiche o pro- tossiche. Le N-NITROSAMMINE  sono sostanze tossiche formate dai nitriti contenuti nelle carni. I nitrati usati nelle carni e nel pesce assolvono una funzione antimicrobica, questi reagiscono con le ammine per formare nitrosamine stabili. Le cotture prolungate e le alte temperature favoriscono la formazione delle N- nitrosammine, dunque le cotture devono essere veloci e per tempi brevi garantendo una cottura adeguata fino al cuore dell'alimento. Le N NITROSAMMINE sono sostanze tossiche responsabili di mutazioni e carcinomi. La prevenzione consiste nella scelta delle materie prime e in una corretta prassi igienica nella manipolazione preparazione e non per ultima nella cottura dell'alimento.

L' ACRILAMMIDE: TOSSINA ALIMENTARE

L'acrilammide si forma nei prodotti amilacei, come patatine fritte, pane, fette biscottate. La formazione avviene durante la cottura ( frittura, cottura al forno e alla griglia).
L'acrilammide deriva dalla reazione tra un amminoacido e uno zucchero, tale reazione prende il nome di reazione di maillard favorita dalle alte temperature, la reazione avviene tra l'asparagina (amminoacido) e uno zucchero. L'acrilammide è una sostanza ad attività cancerogena. Fondamentale è dunque la cottura dei cibi che deve essere veloce, evitando cotture prolungate e temperature troppo alte. La prevenzione contempla la scelta della materia , le modalità di manipolazione e  la cottura dell'alimento. Scelte consapevoli possono orientare verso un alimentazione sana ed equlibrata.

lunedì

L'ACIDO FOLICO

L'acido folico è una vitamina idrosolubile necessaria per le reazioni di sintesi, riparazione,
e metilazione del DNA. Le vitamine non hanno nè funzione energetica nè plastica ma assolvono funzioni fondandamentali nei processi di regolazione metabolica, cellulare e tissutale. Le vitamine idrosolubili non sono accumulate dall'organismo umano e vanno assunte con regolarità. Per la donna che decide di concepire ne è raccomandata l'assunzione per prevenire malformazioni fetali. L'acido folico è contenuto nelle frattaglie, negli ortaggi a foglia verde, nei legumi e nelle uova. La sua presenza è scarsa nella frutta e nel latte.

mercoledì

IL CAFFè

 Il caffè è una bevanda dotata di effetti stimolanti ed eccitanti. il caffè tostato contiene caffeina, minerali, lipidi, acidi alifatici, zuccheri, composti aromatici, vitamine idrosolubili.
La caffeina è in grado di prevenire e contrastare i danni ossidativi a carico delle membrane cellulari, potente antiossidante svolge azione protettiva nelle forme tumorali del colon e dello stomaco, riduce gli acidi biliari e gli steroli e inoltre inibisce alcuni fattori della cancerogenesi.Il caffè è sconsiglato in casi di gastrite, di colite e di crampi muscolari.

lunedì

IL MIELE

Il miele ha un azione purificante, dissetante, afrodisiaca, antibiotica (contiene nisina), cicatrizzante, antibatterica.E' usato come conservante per la realizzazione di salse agrodolci. E' ricco di oligoelementi come rame, ferro, iodio, manganese, cromo, nonchè ricco di vitamine A, E, K, C è inoltre ricco di enzimi e sostanze battericide. E' usato per la cura del sistema emapoietico, favorisce la cicatrizzazione e l' idratazione. Suggerito per la cura del sistema nervoso, migliora il sonno la concentrazione, l'assorbimento del calcio e del magnesio.

giovedì

IL POMODORO

Il pomodoro contiene il licopene il quale è un antiossidante ed è responsabile della pigmentazione del pomodoro. Il licopene è un carotenoide aciclico lineare che agisce contro l'invecchiamento, inibisce la crescita delle cellule cancerogene e tumorali, favorisce la riparazione dei tessuti. Il pomodoro è un alimento funzionale povero di calorie, ricco di antiossidanti, di vitamina C e di vitamina A.

GLI INTEGRATORI

Gli integratori alimentari sono prodotti specifici volti a favorire l'assunzione di determinati principi nutritivi, questi vanno ad integrare e non a sostituire una dieta corretta. Non hanno proprietà curativa, ma vanno ad integrare la dieta complementandola. Vanno assunti nei limiti di sicurezza tenendo conto dell'RDA. VANNO ASSUNTI SOLO SE VI è UNA REALE CARENZA. Infatti una corretta alimentazione è in grado di garantire tutti i nutrienti.




lunedì

IL FRUTTOSIO

Il fruttosio è un disaccaride che si trova in frutta e miele. è assorbito più lentamente del glucosio ma apporta una quota calorica solo di poco inferiore a quest' ultimo. In pazienti insulino dipendenti può aggravare l'iperglicemia in modo paragonabile a quello del saccarosio. Non offre vantaggi se l'obiettivo è quello di dimagrire, al contrario studi clinici hanno dimostrato che aumenti la resistenza all'insulina e all'obesità.

Floriana Mandrà Biologo Nutrizionista.

giovedì

GLI ADDITIVI ALIMENTARI

Sono sostanze aggiunte intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, imballaggio.
Vengono utilizzati per conservare le qualità nutritive dell'alimento, per aumentare la conservabilità, la stabilità o migliorare le qualità organolettiche.
In etichetta vanno obbligatoriamente citati nella lista degli ingredienti attraverso la categoria, la sostanza o il suo codice europeo.
Per essere approvati bisogna dimostrare la necessità tecnologica , che l'obiettivo perseguito non possa essere conseguito con altri mezzi, che non  rappresentino un pericolo per la salute del consumatore e che non  inducano il consumatore in errore.
Sono classificati in : coloranti, conservanti, antiossidanti, edulcoranti, addensanti, stabilizzanti, gelificanti, emulsionanti.
Bisogna, dunque leggere attentamente le etichette.

lunedì

I SALI MINERALI

I sali minerali quali sodio, potassio, cloro, magnesio, e calcio assolvono funzioni fondamentali nella regolazione e distribuzione dell'acqua, nella regolazione della pressione osmotica, nella regolazione dell'equilibrio acido- base. Ferro, rame e zinco sono essenziali nel trasporto ed utilizzazione dell'ossigeno.
Il calcio è fondamentale nella contrazione muscolare e cardiaca, nella trasmissione nervosa, nella produzione di ormoni, nella struttura e resistenza ossea. Il calcio è contenuto nel latte, nei prodotti caseari, nelle verdure a foglia scura e nei legumi. Non vi sono evidenze che la supplementazione migliori l'attività motoria.
 Il magnesio ha un ruolo fondamentale nell'attivazione del metabolismo dei carboidrati e degli acidi grassi. Negli sport di resistenza aumenta la resistenza aerobica e riduce la produzione di acido lattico. Il magnesio è contenuto in pesce, cereali, verdura a foglia scura, arachidi e frutta.
 Il ferro è componente essenziale di emoglobina e mioglobina, aumenta il trasporto dell' ossigeno, innalza la soglia della fatica e dell' intolleranza al freddo. La carenza di ferro è responsabile dell'anemia. Il ferro è contenuto nelle carni, nei crostacei, nei legumi.
 Lo zinco è essenziale per la sintesi e l'attività di numerose proteine ed enzimi, è contenuto nelle patate, nei legumi, nei cereali, nelle carni rosse.
Un alimentazione varia ed equilibrata è in grado di garantire l' RDA  di sali minerali.

giovedì

CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

il calore è un mezzo idoneo che consente di eliminare i patogeni e  consente di ridurre o inattivare quelli saprofiti per garantire la conservazione a breve, medio e lungo termine degli alimenti. Alcuni alimenti possono essere sottoposti alla sterilizzazione in autoclave in recipienti chiusi e a temperature superiori a 120 gradi per più di 15 min, ciò consente l'eliminazione delle spore e garantisce una migliore e più lunga conservabilità dell'alimento. Ma la sterilizzazione non è idonea per tutti gli alimenti in quanto l'alimento può subire un alterazione delle caratteristiche organolettiche e una riduzione del valore nutritivo. Per evitare ciò in si possono ridurre le temperature prolungando i tempi del trattamento termico pastorizzando l'alimento.
Le temperature della pastorizzazione vanno da 60 65 gradi per 30 min ( pastorizzazione bassa)  a 70  85 gradi per  10 15 min ( pastorizzazione alta), questo trattamento consente l' eliminazione di patogeni non sporigeni  garantendo la conservabilità dell'alimento per circa 4 giorni ad una temperatura di + 4 gradi.

martedì

L' IPERTENSIONE

L'ipertensione è una malattia cronica caratterizzata da un elevata circolazione sistemica . L' ipertensione è un fattore di rischio per l'ictus, per l'infarto del miocardio, per gli aneurismi della arterie.  Cambiamenti nella dieta e nello stile di vita sono in grado di migliorare il controllo della patologia. Nello specifico la riduzione del sale, del caffè, uno stile di vita attivo oltre alle cure farmacologiche rappresentano la chiave per il controllo della patologia.
Le cause più frequenti dell'ipertensione sono l'obesità e le malattie renali. L'ipertensione ha un eziopatogenesi sia genetica che ambientale (stile di vita, dieta). Dunque calo ponderale, corretta alimentazione e attività fisica  sono il gold standard (migliore terapia).

lunedì

GLI ALIMENTI FORTIFICATI

Gli alimenti fortificati possiedono maggiore densità di nutrienti senza variazioni di contenuto energetico, rispetto all'alimento tradizionale.Tali alimenti potrebbero compensare carenze latenti di nutrienti diffuse in gruppi o in fasce di popolazione, qualora tali tali carenze siano accertate . Un esempio  sono le farine  fortificate con acido folico .La fortificazione è un processo tecnologico attraverso cui nutrienti non energetici ( sali minerali e/o vitamine) vengono aggiunti ad alimenti tradizionali. Molto spesso il termine fortificato viene confuso con supplementato o arricchito. L'alimento supplementato è un alimento a cui è stato aggiunto un nutriente non presente in origine nell'alimento es: il latte supplementato con omega 3 o con fitosteroli. Un alimento arricchito è un alimento in cui viene incrementata la concentrazione di uno o più nutrienti già  presenti in natura nell'alimento stesso ad es: l'aggiunta di calcio o fibre nei succhi di frutta.

sabato

IL SALE

Il sale è un fattore di rischio per patologie quali il colesterolo, l'insufficienza renale cronica e l'obesità. Con la finalità di ridurre il sale contenuto negli alimenti, il ministero della salute ha stipulato un protocollo d'intesa con l'associazione produttori pane confezionato con l'obiettivo di mettere a punto un marchio che garantisca l'effettivo contenuto di sale contenuto nel pane. Infatti il pane contiene il due percento di sale e dal momento che è un alimento quotidianamente consumato da adulti e da bambini ridurre il contenuto di sale nel pane consente di ridurre il sostanzialmente il quantitativo di sale consumato giornalmente. Studi recenti hanno dimostrato che l'eccessivo consumo di sale rappresenta un fattore di rischio per la SLA, da ciò risulta chiaro che la riduzione di sale di sale discrezionale, cioè aggiunto agli alimenti, e non discrezionale cioè contenuto negli alimenti rappresenta la chiave della prevenzione di innumerevoli patologie.

giovedì

GLI ALIMENTI FUNZIONALI

un alimento funzionale è un alimento che oltre a fornire un apporto nutrizionale ed energetico sia in grado di esercitare un effetto benefico sulla salute e ridurre il rischio di malattie croniche.
I cereali per il loro elevato valore salutistico vengono utilizzati nella formulazione di alimenti funzionali.Infatti è noto che i cereali integrali hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, inoltre consentono la riduzione del colesterolo, migliorano il profilo lipidico del sangue e assolvono una funzione fondamentale nella prevenzione dei tumori in particolare dei tumori del colon.Inoltre il consumo dei cereali integrali è associato alla riduzione del diabete non insulino dipendente.
Gli effetti salutistici sono da attribuire al contenuto in fibre solubili ed insolubili, e alla presenza di sostanze di sostanze antiossidanti quali i fenoli e  carotenoidi  che oltre ad assolvere funzione antiossidante i carotenoidi conferiscono ad esempio alla pasta la pigmentazione dorata ambrata tipica delle paste di qualità.

mercoledì

LA CIOCCOLATA

La cioccolata contiene la prociadina. La cioccolata possiede una capacità potenziale di ridurre il rischio di malattia coronarica.  La procianidina è un antiossidante che sembra possa ridurre le LDL  ossidate che sotto questa forma vengono catturate dai macrofagi dando origine alle cellule schiumose e successivamente alla placca ateromasica. Ciò suggerisce che i flavonoidi possono diminuire il rischio di mortalità per malattia cardiovascolare. Inoltre i flavonoidi sono in grado di reagire con la topoisomerasi di tipo 2. Le topoisomerasi  sono enzimi che svolgono un ruolo fondamentale nell' impacchettamento e nella replicazione del DNA, inoltre la topoisomerasi è un importante punto di attacco di molti antineoplastici.

I FLAVONOIDI

I flavonoidi alimentari specialmente quelli contenuti nei limoni ( esperetina e naringenina) sono assunti nel cervello attraverso due strati di cellule che gli consentono il rifornimento di elementi nutrizionali attraverso la BBB ( barriera sangue/ cervello); ed i flavonoidi contenuti nei limoni sono quelli che attraversano più facilmente questa membrana.
L'esperitina e la narigenina hanno dunque la capacità di attraversare la BBB e  di apportare direttamente nel cervello proprietà protettive e antiossidanti. Questi flavonoidi sono noti per essere forti antiossidanti e fattori di protezione dei vasi sanguigni e dei capillari, in grado di conservare a lungo il cervello in buone condizioni.
Altri antiossidanti quali la quercetina, la rutina e la baicalina aumentano la resistenza dei capillari, svolgono attività antivirale e anticancerogena. In vitro la quercetina e il pycnogenolo inibiscono la replicazione del'HIV  al 100%.

LO YOGURT

Lo yogurt è un è uno degli alimenti contenenti probiotici più noti. Lo yogurt contiene proteine di alta qualità, contiene calcio, magnesio, potassio, fosforo, zinco, vitamine. Le proteine dello yogurt sono più digeribili delle proteine del latte perchè sono sottoposte ad una predigestione da parte dei fermenti lattici. Lo yogurt influenza positivamente la flora batterica intestinale grazie alla colonizzazione dei fermenti lattici del tratto gastrointestinale. Infatti la presenza di ceppi probiotici  quali: Saccharomices boulardii ( funzione preventiva nella diarrea), L.casei Shirota ( funzione preventiva nei disturbi intestinali ) Bifidobacterium bifidum (trattamento diarrea da rotavirus) e tanti altri potrebbero essere gli esempi dei probiotici presenti nello yogurt. Inoltre lo yogurt influenza la risposta immune:. mediante la produzione e secrezione delle IGA, mediante l'aumento della risposta e del numero dei macrofagi intestinali (animali da esperimento) e mediante la modulazione della produzione della citochine ( in vivo e in vitro).

LE DIETE IPERPROTEICHE

Le diete iperproteiche( atkins, dukan,  zona diet) sono delle diete ove la percentuale delle proteine è pari o superiore al 30% dell' intake chilocalorico. Tali diete sono caratterizzate dalla riduzione del ph con conseguente acidificazione. Studi scientifici hanno dimostrato che le cellule neoplastiche proliferano più velocemente in ambiente acido, dunque è fondamentale un alimentazione equlibrata con conseguente riduzione delle proteine e aumento dei carboidrati privilegiando i cereali integrali, la razione lipidica deve prevedere e privilegiare il consumo  gli acidi grassi poliinsaturi.


Floriana Mandrà Biologo Nutrizionista

sabato

Il Diabete

il diabete può essere insulino dipendente o non insulino dipendente( mellito). Nel diabete mellito è fondamentale la dieta. I carboidrati tra il 50% e il 55% ( a lento assorbimento) lipidi il 30% incoraggiando l'uso dei grassi polinsaturi e la rimanente percentuale deve essere garantita dalla quota proteica. La quota proteica va chiaramente modulata in presenza di nefropatia. Inoltre l'esercizio fisico ha effetti favorevoli sul controllo metabolico del paziente favorendo il decremento ponderale e migliorando l'azione dell'insulina.
Floriana Mandrà biologo nutrizionista

Obesità

l' obesità è una patologia, che determina l'aumento degli adipociti nel tessuto adiposo. Ciò determina la produzione di radicali liberi con conseguente alterazione delle funzioni di regolazione dell'organo adiposo a livello endocrino.
Una corretta ed equilibrata alimentazione migliora la salute e riduce i rischi d' insorgenza di patologia.