venerdì

IPERTENSIONE ARTERIOSA E ALIMENTAZIONE

Esistono fattori sicuramente in grado di interferire incrementando i valori pressori, il più importante è l'obesità, seguita dall'uso dall'alcol, dall'abuso di cloruro di sodio e dall'eccesso di grassi alimentari.Infatti si nota che la riduzione del peso in un soggetto obeso si accompagna alla riduzione dei valori pressori.La correlazione alcol ipertensione sembra essere più spiccata per la pressione sistolica, piuttosto che per la diastolica, occorre quindi ridurre drasticamente il consumo di alcol.per quanto riguarda il sodio si consiglia di ridurrne l'introito senza giungere a restrizioni eccessive che, interagendo con il sistema renina/angiotesina,interferirebbero negativamente sul risparmio del potassio. l'RDA di sale raccomandato minima è di 500mg/die.Alcuni studi conferiscono ad un generoso apporto di potassio alimentare , la possibilità di contribuire positivamente nella riduzione delle ipertensioni sodio-dipendenti.Per quanto riguarda il contributo dei grassi alimentari nella genesi della malattia ipertensiva, si consiglia di non superare il 20% delle calorie giornaliere totali con un rapporto poliinsaturi/saturi vicino all'unità.Particolarmente utili gli acidi grassi polinsaturi della serie omega - 3 contenuti abbondantemente nel pesce azzurro. Una corretta alimentazione è alla base della tutela e del mantenimento della nostra salute.

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